Strategy
Lead generation B2B per le aziende

La lead generation è il processo per trovare potenziali clienti. Questo aiuta a creare una comunicazione utile. L'obiettivo è farli diventare un'opportunità commerciale per il brand.
Lead è il nome convenzionale assegnato a qualsiasi persona che si sia identificata all’azienda dimostrando un interesse di qualsiasi livello.
I lead non sono tutti uguali!
- Può essere semplicemente che vogliano seguire le newsletter periodiche.
- Possono aver richiesto approfondimenti su un prodotto.
- Possono essere già in una fase di confronto con altri prodotti del mercato
- Possono aver già molte idee chiare e necessitare di una offerta economica
- Possono possedere già tutte le informazioni utili e richiedere un acquisto
Una volta effettuato un acquisto diventa, logicamente, un cliente (customer) per evolvere a “cliente fidelizzato” o “promotore del brand” (evangelist).
Se la didattica del marketing è chiara nel descrivere i clienti acquisiti, non lo è nelle fasi di pre-vendita.
In queste fasi, nomi come stranger, visitor, contact, prospect, lead, MQL e SQL mostrano diversi livelli di interesse. A volte, questi nomi cambiano anche il loro ordine.
Per alcuni, il prospect è un utente interessato ai prodotti o servizi.
- Questo utente ha dato il suo consenso per essere contattato.
- Vuole ricevere informazioni. Il lead, invece, è un cliente potenziale.
- È un candidato possibile a cui inviare comunicazioni.
- In questa visione, il prospect si trova uno step precedente al lead.
In altre interpretazioni il lead è un contatto non qualificato,
- Il lead ha dimostrato un primo interesse ma non sappiamo ancora se si potrebbe tradurre nella possibilità di concludere una trattativa. I lead spesso sono solo alla ricerca di informazioni generiche, per farsi un’idea su un prodotto o un servizio senza un pensiero temporale preciso.
- Il prospect invece rispecchia le caratteristiche del cliente potenziale e l’azienda ne è consapevole.Il prospect ha le informazioni, e in un tempo concreto vorrebbe risolvere la sua esigenza.
Per altri, il prospect è una persona che fa parte del gruppo di potenziali clienti.
- Tuttavia, non c'è ancora una connessione diretta con l'azienda.
- Letteralmente, è un “candidato”, possibile o probabile, a trasformarsi in cliente.
- Un potenziale cliente in prospettiva.
- Il lead è un potenziale cliente o un'opportunità di vendita. Non è più generico, ma è una persona.
- Questa persona ha già mostrato interesse per un marchio, un prodotto, un servizio o un argomento specifico.
Noi in WebIndustries preferiamo questa interpretazione:
Prospect: la massa generica di una categoria di mercato alla quale comunicare informazioni utili alle loro esigenze. In questa categoria di persone non ancora identificate appartengono anche quelle che rimangono nell’anonimato (stranger, visitor).
Lead: inizia il processo di identificazione e di acquisizione della maggior quantità di informazioni. L’azienda inserisce nel proprio CRM il semplice nome di una azienda che riconosce “in target” per poter organizzare delle azioni di avvicinamento, è un lead. Una persona si iscrive alla news letter senza una richiesta specifica identificando sé stesso e l’azienda di appartenenza, è un lead. Un lead non è solo un visitatore anonimo. L'azienda riconosce chi ha mostrato interesse per un prodotto o servizio. Questo avviene quando la persona condivide i suoi dati. Può farlo per ricevere email o per essere contattata per offerte. Potrebbe anche aver scaricato un ebook, visto un video tutorial o seguito un webinar sul sito dell'azienda.
Il lead conosce l’azienda e viceversa.
Anche l’identificazione in Linkedin di una persona potrebbe essere considerato un lead, perché ne abbiamo riconosciuto il ruolo all’interno dell’organizzazione. Non abbiamo ancora riscontro del suo interesse ai nostri servizi, ma sarà obiettivo del comunicare.
Allo stesso modo, sono lead le persone nella lista dell'associazione di categoria (per es. "architetti"). Le inserisco nel CRM e posso inviare loro una comunicazione diretta.
MQL Marketing Qualified Lead, SQL Sales Qualified Lead: sono entrambi fondamentali per un'azienda, ma devono essere gestiti in modo differente.
L'MQL è una persona che visita un negozio o un sito web. Non ha un intento immediato di comprare. Tuttavia, è molto interessata a conoscere meglio prodotti, prezzi e servizi. Questo tipo di lead visita il sito web. Fa domande e si iscrive alla newsletter. Vuole ricevere aggiornamenti su offerte e promozioni. Può anche contattare l'azienda tramite chat, email o telefono. Tuttavia, non ha ancora preso una decisione definitiva né ha stabilito un momento preciso per effettuare un acquisto.
L’SQL, invece, è un lead che ha un obiettivo chiaro e concreto: acquistare un determinato prodotto o servizio. La sua navigazione, sia online che in un punto vendita fisico, è molto più mirata e focalizzata. Le sue azioni dimostrano un forte interesse, aumentando significativamente la probabilità di conversione. Questo tipo di contatti è gestito dal team commerciale. Così possono avere informazioni sui prodotti e sui prezzi. Possono anche concludere la transazione rapidamente.
Account: quando la comunicazione diventa un interesse attivo, come chiedere un incontro o un preventivo, il lead diventa un account. Questo significa che è una persona specifica in un'azienda. Questa persona ha il potere di decidere sull'acquisto o è il suo principale contatto con la direzione.
Cliente (customer): effettuato il primo acquisto è richiesta una attenzione maggiore alla soddisfazione e alla crescita di prodotti o quantità acquistate. Tutte le fasi di retention, soddisfazione, deligt, evangelist (il nostro cliente entusiasta che diventa quello del "passaparla"), rientrano nelle attenzioni da rivolgere a questa categoria.
È importante definire questi ruoli per soddisfare la differente esigenza di contenuti e quindi non avere una comunicazione univoca e generalistica per tutti.
Dall’offline alla lead generation digitale: cos’è cambiato?
Ogni rete commerciale ha sempre avuto la necessità di far crescere il portafoglio dei propri clienti. Per generare queste nuove opportunità si è sempre attinto a:
- acquisizione liste
- richiesta diretta di segnalazioni ai propri clienti acquisiti
- segnalazioni spontanee dei clienti ai loro conoscenti, passaparola
- fiere
- tele marketing
- visite dirette alle aziende
La tecnologia digitale permette oggi di generare lead in base a specifici criteri e informazioni.
Utilizzando tecniche di inbound marketing e alcuni metodi di outbound marketing, la lead generation digitale può aiutare. Questo può portare a un numero crescente di clienti. Inoltre, migliora anche le relazioni commerciali nel mondo offline
Le modalità di acquisizione sono profondamente mutate grazie all'espansione di Internet e all'aumento delle informazioni, facilmente accessibili per i consumatori.
In passato, i responsabili commerciali contattavano potenziali clienti che spesso non conoscevano l’azienda. L’obiettivo era presentare i prodotti e i servizi offerti, introducendo il valore dell’azienda direttamente nella conversazione di vendita.
Oggi, invece, i clienti hanno accesso a una quantità enorme di informazioni. Usano motori di ricerca, social media, blog e altri canali online. Così si informano e diventano esperti di un prodotto o servizio. Questo avviene prima di parlare con un rappresentante commerciale.
Questa disponibilità di informazioni ha cambiato il modo di comprare.
I clienti non vogliono più ascoltare presentazioni di vendita generiche.
Cercano soluzioni concrete che rispondano alle loro esigenze specifiche.
Vogliono anche prodotti che si distinguano sul mercato.
Per questo motivo, le aziende devono concentrarsi sull’acquisizione di nuovi contatti attraverso una forte presenza online. Le strategie di inbound marketing, come la SEO e il content marketing, sono strumenti importanti. Aiutano ad attrarre potenziali clienti e a guidarli nel loro percorso d’acquisto.
L’era digitale ha anche reso più semplice analizzare e comprendere i lead. Grazie a una conoscenza approfondita delle loro necessità, le aziende possono personalizzare i contenuti, rendendoli più rilevanti e attraenti. Inoltre, possono qualificare i lead in base a criteri specifici, come il livello di coinvolgimento e i dati demografici.
Oltre a generare nuovi contatti, diventa sempre più importante coltivare e rafforzare le relazioni con i lead, trasformandoli gradualmente in clienti fedeli.
Ufficio marketing e Rete Commerciale: uno stretto legame
Gli inizi della lead generation vedevano gli uffici marketing impegnati nel produrre lead da consegnare ai commerciali. Contatti che spesso si concludevano con un nulla di fatto per interessi disallineati, target errati, disponibilità di budget non confacenti, ecc. Molto lavoro (e costi) che si traducevano in sprechi ti tempo e risorse.
La crescente complessità del percorso di acquisto ha influenzato anche i ruoli nei team di vendita e di marketing in termini di gestione dei lead
Invece di passare solo un elenco di lead da un team all'altro, i team lavorano insieme. Definiscono quali sono i lead ideali e costruiscono relazioni con loro durante il ciclo di vendita. I dati provenienti dall'area vendite sono importanti. Aiutano a qualificare meglio i lead. Possiamo assegnare punteggi ai lead con caratteristiche più adatte.
Lead di marketing qualificati (MQL, Marketing Qualified Lead)
I lead più propensi a diventare clienti sono diversi dai semplici lead. Mostrano un forte interesse. Possono rispondere bene a attività di avanzamento. Tuttavia, potrebbero non essere ancora pronti a comprare. La collaborazione tra marketing e team di vendita definirà il giusto stadio di interesse da poter essere gestito dai commerciali.
Potrebbero essere pronti a comprare, ma non hanno ancora chiesto un'offerta. Potrebbero avere domande o esigenze specifiche da discutere con i venditori.
Poiché questi lead sono già qualificati, è più probabile che diventino vendite. L'ultima parte del ciclo di vendita va più veloce. La collaborazione tra team di marketing e di rete vendita può realizzare una lead generation più redditizia.
Sales Qualified Lead: lead qualificati per la vendita
Il Buyer Persona si è mosso in totale autonomia nel web sino a definire perfettamente il prodotto che vuole acquistare. Contatta l’azienda per definire le ultime fasi della sua trattativa, in termini di prezzo e condizioni di fornitura. Ha oramai pochi dubbi e la trattativa commerciale è in totale discesa. Si tratta solamente di rispondere in modo adeguato alle definizioni ottimali e di scacciare eventuali confronti con gli ultimi concorrenti rimasti in valutazione.
Il lavoro dell’ufficio marketing è stato ottimale e ha raggiunto il suo massimo.
Ora sta ai venditori saper convincere per il perfezionamento del contratto.
Strategie di Lead Generation: approcci diversificati per massimizzare i risultati
Per generare lead in modo efficace, è fondamentale adottare un mix di strategie invece di fare affidamento su un’unica tattica. Questo approccio consente di intercettare potenziali clienti in diverse fasi del loro percorso d’acquisto, aumentando le opportunità di conversione.
Ecco alcune delle principali strategie utilizzate:
- Inbound marketing: attrarre i lead attraverso contenuti di valore, SEO e strategie digitali.
- Outbound marketing: contattare proattivamente i potenziali clienti con campagne mirate.
- Collaborazione con il team di vendita: allineare marketing e sales per ottimizzare il processo di acquisizione.
- Qualificazione e filtraggio dei lead: identificare e segmentare i contatti più promettenti per massimizzare l’efficacia delle azioni commerciali.
Strategie integrate per la generazione e la gestione dei lead
Inbound marketing: attrarre e convertire lead attraverso i contenuti
L’inbound marketing è una strategia fondamentale per la generazione di lead, basata sulla creazione e promozione di contenuti utili e rilevanti per attrarre potenziali clienti.
- Creazione di contenuti: consiste nella produzione di materiali strategici pensati per rispondere alle esigenze specifiche dei lead, offrendo soluzioni a problemi o soddisfacendo bisogni concreti. I formati più efficaci includono blog, video, e-book, infografiche e altre pubblicazioni mirate.
- Distribuzione dei contenuti: una volta realizzati, i contenuti devono essere diffusi in modo efficace per raggiungere il pubblico giusto attraverso strategie di presenza organica sui motori di ricerca (SEO), l’ADV Google (PPC) e la promozione sui social.
Outbound marketing è un approccio proattivo per intercettare i lead attraverso tecniche tradizionali come la pubblicità diretta, il telemarketing e le fiere di settore.
Sebbene alcune tattiche dell’outbound marketing abbiano perso efficacia con la diffusione della ricerca online, possono ancora essere strumenti validi se combinati con l’inbound marketing. Questa strategia aiuta a individuare opportunità mirate e raggiungere lead qualificati.
- E-mail marketing: consente di inviare nuovi contenuti, inviti a eventi e aggiornamenti aziendali. Aiuta a mantenere un contatto costante con i clienti, anche con quelli che non cercano attivamente i tuoi prodotti o servizi.
- Event marketing: partecipare o organizzare eventi offre l’opportunità di raccontare il brand, costruire relazioni dirette con i clienti e incrementare il coinvolgimento del pubblico.
- Annunci display: permettono di raggiungere potenziali clienti in base a dati demografici, interessi e abitudini online, garantendo una comunicazione mirata.
- Content syndication: prevede la distribuzione dei propri contenuti su siti di terze parti per aumentarne la visibilità e intercettare un pubblico più ampio.
Collaborazione tra marketing e vendite: un’alleanza strategica
Un coordinamento efficace tra il team di marketing e quello di vendita è essenziale per garantire la qualità dei lead generati. Sebbene il marketing sia responsabile dell’attrazione dei lead, il team di vendita può integrare il processo con azioni mirate.
- Social selling: sfruttare le piattaforme social per connettersi con potenziali clienti e instaurare relazioni professionali.
- Outbound emailing: contattare proattivamente lead qualificati con comunicazioni personalizzate e pertinenti.
- Networking: partecipare a fiere, eventi e incontri settoriali per ampliare la rete di contatti e identificare opportunità commerciali.
Qualificazione e filtraggio dei lead: ottimizzare le conversioni
La qualificazione dei lead aiuta a capire quali contatti possono andare al team di vendita. Si basa su criteri come dati demografici e comportamento d'acquisto.
- Filtraggio dei lead: identificare i contatti più promettenti ed escludere quelli non ancora maturi per la conversione, evitando sprechi di tempo e risorse.
- CRM (Gestione delle Relazioni con i Clienti): usare un software CRM aiuta a seguire e valutare i lead. Questo rende il passaggio al team di vendita più efficiente e basato su dati reali.
Adottando un approccio strategico tra marketing inbound, outbound e vendite, le aziende possono migliorare la lead generation. Questo aiuta a ottimizzare il processo di acquisizione dei clienti.
Dati e metriche per una lead generation efficace
Il successo di un programma di lead generation non si misura solo dal numero di lead. Si guarda anche alla loro qualità e al potenziale di conversione. Grazie all’analisi dei dati, è possibile individuare, monitorare e classificare i lead con criteri dettagliati, ottimizzando le strategie di acquisizione.
Metriche chiave per la lead generation
Per valutare l’efficacia di una strategia di lead generation, si usano metriche specifiche. Queste metriche misurano il coinvolgimento, il ritorno sull’investimento e la qualità dei lead generati. Tra le più comuni troviamo:
- Click-through rate (CTR): rappresenta la percentuale di clic su un invito all’azione rispetto alle visualizzazioni della pagina, indicando l’efficacia della call to action.
- Time to conversion: misura il tempo necessario per trasformare un lead in cliente, offrendo un’indicazione sulla rapidità e l’efficacia del funnel di vendita.
- Return on investment (ROI): confronta i profitti generati con il costo complessivo della campagna per valutare la redditività dell’investimento.
- Marketing qualified leads (MQL): indica il numero di lead considerati pronti dal team di marketing per essere trasferiti al team di vendita.
- Cost per MQL: misura il costo sostenuto per generare un lead qualificato, con l’obiettivo di ottimizzare il budget e migliorare l’efficienza della strategia.
- Lead scoring: la chiave per identificare i contatti più promettenti
Il lead scoring assegna punteggi ai lead per identificare quelli con più probabilità di conversione, aiutando marketing e vendite a concentrarsi sui più promettenti.
Si distinguono due principali tipi di valutazione dei lead:
- Valutazione esplicita: analizza quanto un lead corrisponde al cliente ideale, considerando settore, posizione e ruolo aziendale.
- Valutazione implicita: misura l'interesse del lead tramite interazioni come visite al sito, azioni sulle pagine o risposte alle email.
L’importanza di un approccio strategico alla valutazione dei lead
Una buona valutazione dei lead richiede contenuti mirati, un profilo cliente chiaro, interazioni rilevanti e collaborazione tra marketing e vendite. L’utilizzo di software di lead generation con sistemi automatizzati di lead scoring può ottimizzare ulteriormente il processo, migliorando la gestione e la conversione dei contatti.
Differenza tra Lead Generation, Demand Generation e Cattura della Domanda
Fare lead generation non equivale a lavorare sulla demand generation o alla semplice cattura della domanda. Ogni strategia ha un ruolo specifico nel percorso di acquisizione dei clienti.
Demand Generation: creare consapevolezza e interesse
La demand generation è il primo step ed è incentrata sull’educazione del pubblico. L’obiettivo non è vendere subito. Vogliamo far capire all’utente un bisogno. Offriamo contenuti e strumenti utili. Così l’utente vede come la tua azienda può risolvere i suoi problemi. Questa fase è essenziale per costruire fiducia e autorevolezza nel mercato.
Lead Generation: trasformare l’interesse in opportunità concrete
Dopo aver educato il target, si passa alla lead generation, con l’obiettivo di ottenere i dati del potenziale cliente per avviare azioni promozionali dirette. In questa fase, strategie come form di contatto, offerte esclusive e richieste di preventivo diventano fondamentali per stimolare conversioni e vendite.
SQL: i lead più qualificati
Tra tutti i lead generati, i più importanti sono i Sales Qualified Leads (SQL). Questi sono contatti che hanno mostrato un vero interesse. Sono pronti per essere gestiti dal team commerciale.
Una strategia equilibrata per ogni fase del funnel
Per ottenere buoni risultati, è importante avere un piano di comunicazione. Questo piano deve includere contenuti specifici per ogni fase del percorso dell'utente. Si parte dalla creazione della domanda fino alla conversione in cliente.
Generazione di lead
Strategia a breve termine incentrata sulle vendite.
Percentuali di chiusura estremamente basse, volumi elevati di contatti indesiderati.
Esempio di metriche per definire l’avvicinamento a MQL
- Download di contenuti.
- Diffusione dei contenuti.
- Contatti agli stand fieristici.
- Iscrizioni/partecipanti ai webinar.
Generazione della domanda
Strategia a lungo termine incentrata sull'istruzione (Inbound Marketing).
L'efficacia si misura attraverso il coinvolgimento.
Esempio di metriche misurabili nel tempo:
- Traffico, clic, impressioni.
- Crescita del volume di ricerca del brand.
- Tempo medio di rimanenza sulla pagina.
- Tassi di visualizzazione dei video.
Cattura della domanda
Marketing rivolto a persone consapevoli dei problemi e in cerca di soluzioni.
Intento dichiarato, alti tassi di chiusura, cicli di vendita più brevi.
Esempio di metriche:
- Download di demo
- Invio di offerte
- Vendite
Sito web e landing page: due strumenti, due obiettivi diversi
Uno degli errori più comuni è considerare il proprio sito web come un mezzo per la lead generation. In realtà, il sito e le landing page hanno ruoli distinti:
- Il sito web ha la funzione di informare ed educare il visitatore, offrendo una panoramica completa sull’azienda, i suoi prodotti e servizi.
- La landing page, invece, ha un unico obiettivo: convertire.
Differenze tra sito web e landing page
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Il sito web mostra l'identità dell'azienda. Presenta prodotti, servizi e valori del brand. La landing page è un "venditore digitale". È progettata per far compiere al visitatore un'azione specifica. Questa azione può essere compilare un modulo o fare un acquisto.
Ottimizzazione delle landing page: test e strumenti di analisi
Per massimizzare le conversioni, le landing page devono essere costantemente testate e ottimizzate. Pensare di crearne una perfetta al primo tentativo e lasciarla invariata se non performa è un errore.
I test A/B sono fondamentali per migliorare le performance:
- Modificare l’immagine principale per vedere quale attira più attenzione.
- Testare diverse Call-To-Action (CTA) per capire quale genera più clic.
- Sperimentare diversi formati di riprova sociale, ad esempio video recensioni anziché testimonianze testuali.
Esistono strumenti avanzati che permettono di analizzare l’efficacia di una landing page:
- Mappe di calore: evidenziano le aree della pagina su cui gli utenti si soffermano di più.
- Scrolling analysis: mostrano il comportamento di navigazione, indicando se gli utenti scorrono uniformemente o saltano da una sezione all’altra.
- Analisi dei clic: aiutano a individuare le aree meno interattive, rivelando eventuali sezioni chiave che non ricevono attenzione.
Ottimizzare continuamente le landing page significa migliorare costantemente il tasso di conversione e rendere la lead generation più efficace e strategica.
Come impostare una strategia di Lead Generation B2B
Per costruire una strategia efficace di lead generation B2B, è fondamentale considerare alcuni elementi chiave:
- Obiettivi
- Target
- Budget
- Timing
- Canali
- KPI & Analytics
1. Definire gli obiettivi
Prima di avviare qualsiasi attività di lead generation, è essenziale stabilire cosa si vuole ottenere. Alcuni obiettivi comuni includono:
- Raccolta di richieste di preventivo per il team commerciale.
- Creazione di una lista di email profilata per future azioni di marketing.
- Generazione di conversioni immediate, come iscrizioni o acquisti diretti.
2. Identificare il target
Conoscere il proprio pubblico è il primo passo per una strategia efficace. È fondamentale definire con precisione le buyer personas, identificando non solo dati demografici come età, sesso e geolocalizzazione, ma anche:
- Interessi e bisogni specifici.
- Abitudini di acquisto e consumo.
- Linguaggio e stile comunicativo.
Strumenti utili per raccogliere queste informazioni:
- Social listening per monitorare discussioni online.
- Forum di settore per capire i problemi e le domande più comuni.
- Quora e Reddit per individuare trend e esigenze del pubblico.
- Customer care per analizzare feedback e richieste dirette dei clienti.
3. Pianificare il budget
Una strategia di lead generation richiede investimenti in diverse attività, tra cui:
- A/B testing per ottimizzare le performance delle landing page.
- Promozione a pagamento (Google Ads, social advertising, ecc.).
- Strumenti di analisi come Hotjar o Clarity per tracciare il comportamento degli utenti.
È importante allocare un budget anche per le fasi di test, che permettono di identificare le strategie più efficaci prima di investire su larga scala.
4. Stabilire le tempistiche
La lead generation non porta risultati immediati. Occorre:
- Dare tempo alle campagne di maturare prima di valutarne l’efficacia.
- Testare e ottimizzare continuamente le landing page e le strategie di acquisizione.
- Evitare conclusioni affrettate: i primi dati significativi si ottengono dopo 1-2 mesi di attività.
5. Scegliere i canali giusti
Per promuovere la landing page e acquisire lead qualificati, è fondamentale selezionare i canali più adatti. Tra le opzioni più efficaci:
- SEO: per ottenere traffico organico nel lungo periodo.
- Google Ads & Bing Ads: per intercettare utenti in target con annunci sponsorizzati.
- Social Ads: per raggiungere il pubblico giusto su piattaforme come LinkedIn, Facebook e Instagram.
- Email marketing: per coltivare il rapporto con i contatti già acquisiti.
Se il budget lo permette, è utile testare diversi canali all'inizio. Questo aiuta a trovare quello che funziona meglio. Così, puoi concentrare le risorse sui canali più efficaci e fermare quelli meno redditizi.
Conclusione
Una strategia di lead generation ben pianificata non si basa su azioni sporadiche, ma su un approccio strutturato che combina analisi, test e ottimizzazione continua. Definire obiettivi chiari, conoscere il proprio target e scegliere i canali giusti sono passaggi fondamentali per trasformare semplici contatti in opportunità di business concrete.
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